LE MORTI INGIUSTE

La tragica morte, di qualche giorno fa, di un ragazzo, Giuliano, durante uno stage presso una fabbrica per conquistare il suo credito formativo, fa ancora riflettere il mondo della scuola, e non solo.

Migliaia di messaggi di cordoglio, richieste di maggiore sicurezza di politici, sindacalisti, addetti ai lavori, responsabili di associazioni e altri ancora, arrivati subito dopo, non sono certo sufficienti; tanto meno il “mantra” del Ministro Bianchi : “vogliamo una scuola inclusiva ed affettuosa”.

Chi potrà spiegare davvero ai genitori di Giuliano che la scuola, che dovrebbe essere il luogo della sicurezza, quella a cui consegniamo i nostri figli con fiducia, è la causa della morte del loro ragazzo?

“Cronaca di una morte annunciata” dicono i ragazzi/e che ancora una volta hanno fatto sentire la loro voce.

Come da mesi facevano, dopo altre due morti assurde, chiedendo a gran voce la revisione del PCTO.

Inascoltati.

Gettare i giovani in luoghi di lavoro altamente rischiosi è il segnale di una superficiale visione del rapporto tra mondo del lavoro e mondo dell’istruzione pubblica. L’alternanza scuola-lavoro non può essere considerata un “rito di passaggio.” Il mondo del lavoro presenta delle complessità che l’alternanza non sembra prendere in considerazione, priva com’è di una visione complessiva.

L’obbligatorietà del percorso spesso costringe le scuole a selezionare percorsi formative in aziende in cui ci sono situazioni lavorative a rischio, nessuna forma di tutoraggio, nessun obiettivo formativo.

È sempre più evidente come la pratica del PCTO, introdotta con la legge 107 del 2015, debba essere rapidamente riformata.

Nell’attesa della sua riforma, essa va sospesa: non ci bastano promesse o impegni generici!

Come se non bastassero tre lavoratrici e lavoratori uccisi ogni giorno al lavoro, per attuare una visione mortificante della formazione, si mandano a morire anche ragazzi e ragazze di 16, 17, 18 anni.

Saremo anche noi a fianco dei ragazzi/e, dei sindacati in una battaglia comune.

COORDINAMENTO GENITORI DEMOCRATICI

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