INTERVENTO DEL FORAGS LAZIO ALL’ AUDIZIONE DEL6 NOVEMBRE 2020 – IX COMMISSIONE REGIONALE- Associazioni :A.GE, AGeSC, CGD, MOIGE, CARE,AGEDO, ARTICOLO26, FAMIGLIE ARCOBALENO, GERNERAZIONE FAMIGLIA

1. Nonostante l’ottimo lavoro profuso in questi mesi, da parte di tutte le Istituzioni come FoRAGS vorremmo porre in evidenza alcuni nodi critici che molti bambini e ragazzi stanno vivendo in questo periodo di pandemia COVID-19 nella scuola e che mettono fortemente a rischio il diritto all’istruzione e allo studio.

2. Si ritiene importante considerare la scelta per la didattica a distanza(DAD) solo come modalità residuale ed emergenziale da mettere in atto, solo dopo aver tentato tutti i possibili interventi per provare a mantenere la frequentazione fisica dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze nelle scuole di ogni ordine e grado.

3. Nella logica dell’autonomia scolastica evitare la chiusura centralizzata lasciando la decisione alle singole scuole, che hanno situazioni interne e territoriali molto diverse l’una dall’altra. Anche l’orario di entrata dovrebbe essere gestito dalle scuole stesse in autonomia sempre sulla base delle stesse.

4. La funzione educativa sociale e formativa svolta dalla scuola concorre alla crescita dei nostri figli che in essa dovranno avere la possibilità di raccontare liberamente la loro storia senza rischiare di essere derisi o bullizzati. Occorre porre attenzione a potenziali situazioni di “disagio” e bullismo( di ogni tipo) che con la non presenza, possono acuirsi e trasformarsi in situazioni di facile “isolamento”tra compagni di classe.

Anche con la didattica a distanza(DAD) occorre conservare e supportare le capacità relazionali del gruppo classe proponendo misure e contrappesi per garantire spazi di socialità dove potersi raccontare nonostante le attuali condizioni di distanziamento fisico.

5. Attenzione per gli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali e particolari che oggi rischiano di ritrovarsi da soli “in presenza”, in quelle che tornerebbero a essere le “classi speciali” , ( ad es. figli di personale impiegato in lavori di prima linea come medici, infermieri, militari, …). La loro formazione deve passare attraverso una dimensione inclusiva vera e partecipata.Ancora mancano insegnanti di sostegno, molte volte quest’ultimi sono chiamati a coprire le cattedre vacanti a causa di docenti in quarantena, abbandonando così gli alunni della loro classe.

6. Data la rilevanza della didattica integrata e soprattutto della didattica digitale che richiede metodologie didattiche ad hoc (non si può fare la classica lezione frontale) e la gestione di diversi aspetti sia di tipo tecnico che di contenuto, occorre lavorare per fare sì che la DAD sia vissuta e organizzata nel miglior modo possibile, in modo da non lasciare indietro nessuno (e non mi riferisco esclusivamente ai/alle ragazzi/e diversamente abili o alle difficoltà tecniche).

Si ritiene necessario di:- chiedere alla Regione Lazio di investire nella formazione dei docenti su metodologie didattiche digitali innovative e su una valutazione che ripensino integralmente il “fare scuola”.

Pensare di continuare a gestire la DID come se fosse una didattica frontale, non è proficuo, lo testimonia la difficoltà di apprendimento emersa dagli alunni;- chiedere alla Regione di finanziare progetti di intervento nelle scuole – soprattutto scuole secondarie ma non solo – volte alla gestione delle emozioni, delle paure di ragazzi e insegnanti oltre ad organizzare progetti e momenti di riflessione che mirino all’educazione alle differenze, all’inclusione e al rispetto di tutte le realtà sociali e familiari che abitano le nostre scuole;

– chiedere alla Regione Lazio di investire fin da subito sulle connessioni internet delle scuole affinché siano in grado di supportare il peso delle ore di didattica integrata e di didattica digitale;- di fornire, sulla base di un monitoraggio puntuale, a tutti gli alunni di famiglie fragili, i device ( dispositivi elettronici) e le connessioni di cui hanno bisogno, riattivando se necessario i comodati d’uso gratuito;- di fornire nel caso di istituti professionali e tecnici o licei artistici ai ragazzi coinvolti le licenze dei software tecnici specialistici che loro devono obbligatoriamente usare nel corso di studio;- direttive più chiare per la DID rivolta ai bambini della primaria e secondaria di primo grado in isolamento e/o quarantena con estensione/garanzia delle didattica sincrona;

7. Dal punto di vista della salute, si chiede di:- mettere a disposizioni delle scuole, nel caso di insorgenza di un positivo tra gli alunni o tra i docenti, i test rapidi (salivari?) per il Covid per valutare il livello di contagio;- velocizzare le risposte da parte delle ASL in caso di tamponi e di test, creando se possibile un canale dedicato ASL/Scuola (D.S o medico dedicato COVID);

8. Si chiede in tutta questa fase complessa, di incentivare e promuovere il dialogo scuola famiglia, dal livello più alto – partecipazione del Forags ai tavoli sulla ripresa – agli organi collegiali, alle comunicazioni scuola famiglia, facendo anche incontri frequenti con le famiglie (da remoto).Istituzione di cabine di regia territoriali per la progettualità e il monitoraggio in itinere dei provvedimenti COVID relativi alla scuola e in sua relazione alla sanità, ai trasporti, ai servizi ad essa attinenti con la presenza di rappresentanti di GENITORI E STUDENTI

9. Di lavorare sul sistema dei trasporti, attraverso tavoli con i soggetti specifici coinvolti nelle criticità identificate in questa fase (es. dirigenti scuole vicine, aziende dei trasporti, municipio/comune). Di incentivare l’uso dei pullman privati o turistici, soprattutto per quanto riguarda Roma.

10.Attuazione dei Patti educativi di comunità che potrebbero offrire soluzioni diverse dalla DAD o dalla didattica mista, dando la possibilità agli alunni delle scuole statali di “fare scuola fuori dalla scuola”, usufruendo degli spazi di strutture territoriali ( teatri, musei, biblioteche, parrocchie) o di scuole paritarie o altro come già previsto, dando così attuazione a quei principi e valori costituzionali per i quali tutte le componenti della Repubblica sono impegnate nell’assicurare la realizzazione dell’istruzione e dell’educazione dei nostri ragazzi.

FoRAGS LAZIO

Per informazioni o per segnalazioni scrivete a forags.lazio@gmail.com

About the author /


Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Notizie dai CGD locali

“MODENA LEGGE” INIZIATIVA DEL CGD MODENA
Posted in: Attività Cgd Locali, Senza categoria

Insieme ad altre Associazioni e con il Patrocinio del Comune di Modena, il nostro CGD promuove la crescita di genitori, alunni, insegnanti verso la coltura della condivisione, dell’integrazione ed dell’accoglienza

Read More

Flickr

    Contatti CGD

    Il Coordinamento Genitori Democratici è una ONLUS fondata nel 1976 da Marisa Musu e Gianni Rodari sull'onda dei movimenti di partecipazione e di rinnovamento democratico delle istituzioni tradizionali. Trovate maggiori informazioni in CHI SIAMO