1. Nonostante l’ottimo lavoro profuso in questi mesi, da parte di tutte le Istituzioni come FoRAGS vorremmo porre in evidenza alcuni nodi critici che molti bambini e ragazzi stanno vivendo in questo periodo di pandemia COVID-19 nella scuola e che mettono fortemente a rischio il diritto all’istruzione e allo studio.
2. Si ritiene importante considerare la scelta per la didattica a distanza(DAD) solo come modalità residuale ed emergenziale da mettere in atto, solo dopo aver tentato tutti i possibili interventi per provare a mantenere la frequentazione fisica dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze nelle scuole di ogni ordine e grado.
3. Nella logica dell’autonomia scolastica evitare la chiusura centralizzata lasciando la decisione alle singole scuole, che hanno situazioni interne e territoriali molto diverse l’una dall’altra. Anche l’orario di entrata dovrebbe essere gestito dalle scuole stesse in autonomia sempre sulla base delle stesse.
4. La funzione educativa sociale e formativa svolta dalla scuola concorre alla crescita dei nostri figli che in essa dovranno avere la possibilità di raccontare liberamente la loro storia senza rischiare di essere derisi o bullizzati. Occorre porre attenzione a potenziali situazioni di “disagio” e bullismo( di ogni tipo) che con la non presenza, possono acuirsi e trasformarsi in situazioni di facile “isolamento”tra compagni di classe.
Anche con la didattica a distanza(DAD) occorre conservare e supportare le capacità relazionali del gruppo classe proponendo misure e contrappesi per garantire spazi di socialità dove potersi raccontare nonostante le attuali condizioni di distanziamento fisico.
5. Attenzione per gli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali e particolari che oggi rischiano di ritrovarsi da soli “in presenza”, in quelle che tornerebbero a essere le “classi speciali” , ( ad es. figli di personale impiegato in lavori di prima linea come medici, infermieri, militari, …). La loro formazione deve passare attraverso una dimensione inclusiva vera e partecipata.Ancora mancano insegnanti di sostegno, molte volte quest’ultimi sono chiamati a coprire le cattedre vacanti a causa di docenti in quarantena, abbandonando così gli alunni della loro classe.
6. Data la rilevanza della didattica integrata e soprattutto della didattica digitale che richiede metodologie didattiche ad hoc (non si può fare la classica lezione frontale) e la gestione di diversi aspetti sia di tipo tecnico che di contenuto, occorre lavorare per fare sì che la DAD sia vissuta e organizzata nel miglior modo possibile, in modo da non lasciare indietro nessuno (e non mi riferisco esclusivamente ai/alle ragazzi/e diversamente abili o alle difficoltà tecniche).
Si ritiene necessario di:- chiedere alla Regione Lazio di investire nella formazione dei docenti su metodologie didattiche digitali innovative e su una valutazione che ripensino integralmente il “fare scuola”.
Pensare di continuare a gestire la DID come se fosse una didattica frontale, non è proficuo, lo testimonia la difficoltà di apprendimento emersa dagli alunni;- chiedere alla Regione di finanziare progetti di intervento nelle scuole – soprattutto scuole secondarie ma non solo – volte alla gestione delle emozioni, delle paure di ragazzi e insegnanti oltre ad organizzare progetti e momenti di riflessione che mirino all’educazione alle differenze, all’inclusione e al rispetto di tutte le realtà sociali e familiari che abitano le nostre scuole;
– chiedere alla Regione Lazio di investire fin da subito sulle connessioni internet delle scuole affinché siano in grado di supportare il peso delle ore di didattica integrata e di didattica digitale;- di fornire, sulla base di un monitoraggio puntuale, a tutti gli alunni di famiglie fragili, i device ( dispositivi elettronici) e le connessioni di cui hanno bisogno, riattivando se necessario i comodati d’uso gratuito;- di fornire nel caso di istituti professionali e tecnici o licei artistici ai ragazzi coinvolti le licenze dei software tecnici specialistici che loro devono obbligatoriamente usare nel corso di studio;- direttive più chiare per la DID rivolta ai bambini della primaria e secondaria di primo grado in isolamento e/o quarantena con estensione/garanzia delle didattica sincrona;
7. Dal punto di vista della salute, si chiede di:- mettere a disposizioni delle scuole, nel caso di insorgenza di un positivo tra gli alunni o tra i docenti, i test rapidi (salivari?) per il Covid per valutare il livello di contagio;- velocizzare le risposte da parte delle ASL in caso di tamponi e di test, creando se possibile un canale dedicato ASL/Scuola (D.S o medico dedicato COVID);
8. Si chiede in tutta questa fase complessa, di incentivare e promuovere il dialogo scuola famiglia, dal livello più alto – partecipazione del Forags ai tavoli sulla ripresa – agli organi collegiali, alle comunicazioni scuola famiglia, facendo anche incontri frequenti con le famiglie (da remoto).Istituzione di cabine di regia territoriali per la progettualità e il monitoraggio in itinere dei provvedimenti COVID relativi alla scuola e in sua relazione alla sanità, ai trasporti, ai servizi ad essa attinenti con la presenza di rappresentanti di GENITORI E STUDENTI
9. Di lavorare sul sistema dei trasporti, attraverso tavoli con i soggetti specifici coinvolti nelle criticità identificate in questa fase (es. dirigenti scuole vicine, aziende dei trasporti, municipio/comune). Di incentivare l’uso dei pullman privati o turistici, soprattutto per quanto riguarda Roma.
10.Attuazione dei Patti educativi di comunità che potrebbero offrire soluzioni diverse dalla DAD o dalla didattica mista, dando la possibilità agli alunni delle scuole statali di “fare scuola fuori dalla scuola”, usufruendo degli spazi di strutture territoriali ( teatri, musei, biblioteche, parrocchie) o di scuole paritarie o altro come già previsto, dando così attuazione a quei principi e valori costituzionali per i quali tutte le componenti della Repubblica sono impegnate nell’assicurare la realizzazione dell’istruzione e dell’educazione dei nostri ragazzi.
FoRAGS LAZIO
Per informazioni o per segnalazioni scrivete a forags.lazio@gmail.com
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